Endometriosi e infertilità
L’endometriosi è una malattia determinata dall’accumulo anomalo di cellule dell’endometrio fuori dall’utero. I principali sintomi dell’endometriosi sono caratterizzati da dolori molto intensi durante il periodo mestruale e premestruale e nel periodo dell’ovulazione, insieme a dolori pelvici cronici, dolore nei rapporti sessuali, stanchezza fisica cronica e disturbi intestinali. Solo in una bassa percentuale di casi l’endometriosi può essere asintomatica.
L’endometriosi è una malattia subdola. Spesso prima di ricevere una diagnosi passa del tempo per cui la ragazza e la donna magari rischiano di essere additate come particolarmente lamentose per il loro dolori mestruali quando “in fin dei conti ce li hanno tutte le donne”.
Spesso donne e ragazze affrontano i loro cicli mestruali con l‘idea di essere più deboli delle altre donne e quasi con un senso di vergogna sino a quando non giungono ad un consulto medico che sembra dare credito ai loro malesseri, pur restando comunque una malattia poco conosciuta agli occhi della gente e pur non andando poi così lontano il pensiero di essere troppo lamentose.
Il paradosso dell’endometriosi è che molto spesso i ginecologi consigliano di affrontare una gravidanza per affievolirne i sintomi, ma spesso proprio per l’endometriosi una gravidanza fatica ad arrivare. Infatti, l’endometriosi da sola non comporta necessariamente infertilità ma nonostante ciò il 30% delle donne affette da endometriosi manifesta delle difficoltà riproduttive.
Queste donne, quindi, spesso provate da anni in cui si sono sentite donne deboli tentano di dimostrare la loro forza affrontando pesanti cure mediche ed interventi chirurgici.
Mi è capitato non di rado di sentire le donne parlare di questi interventi chirurgici come dei passaggi obbligati per avere una gravidanza, come se fosse per loro quasi facile e dovuto passare per la sala operatoria a togliere il “pezzo malato”, quasi come se quel pezzo non fosse una parte del proprio corpo e spesso simbolo della propria femminilità e come se della malattia di questo “pezzo” se ne fosse responsabili.
Ho conosciuto donne che si sentivano in colpa per il loro essere malate ed inadeguate in quanto possibili future madri per cui ancora una volta è come se dovessero dimostrare a sé stesse e a chi sta loro attorno che in realtà non sono deboli ma delle guerriere. Ecco quindi che dopo l’intervento o gli interventi chirurgici affrontano anche i percorsi di fecondazione assistita come qualcosa di dovuto e “da dover fare” per dare prova del loro valore. Ulteriori esami medici, stimolazioni ormonali, pick up, transfert… tutte procedure mediche che sembrano essere l’unica strada per diventare una mamma e che rendono artificiale ciò che nel proprio immaginario si è sempre considerato come naturale. Nei progetti di chiunque infatti il proprio figlio lo si considera come concepito all’interno della propria intimità di coppia e non in uno sterile ambulatorio medico circondate da persone estranee.
Riconoscere come tutti questi momenti siano delicati, richiedano una capacità di resilienza fisica e psicologica non indifferente permette di approcciarsi a questi percorsi anche con più rispetto verso sè stesse e senza la necessità più o meno esplicita di dare prova di valore, di adeguatezza, di forza a sé stesse, al proprio compagno o più in generale alle proprie persone care.
Spesso le donne mi raccontano di sentire comprensione da parte del compagno ma di sentirai tuttavia in colpa… ma in quale altro caso ci si sentirebbe in colpa per qualche malanno che interessa il proprio corpo?
Lavorare e riflettere, con l’eventuale aiuto di uno psicologo, sull’origine della propria idea di essere sbagliate può consentire di porgere un maggior rispetto a sé stesse ed al proprio corpo ed affrontare con maggiore serenità il percorso della ricerca di un figlio quando si presentano delle difficoltà.
Se tu o la tua compagna state affrontando una difficoltà di questo tipo e desiderate avere maggiori informazioni o fissare un appuntamento, potete chiamarmi al numero 3490560187 o scrivere a sara.lindaver@libero.it
Per maggiori informazioni sull’endometriosi, puoi consultare il sito: www.endometriosi.it
Psicologa Endometriosi Infertilità Padova