GRAVIDANZA A RIPOSO: LA RESPONSABILITA’ DI UNA VITA DENTRO DI SE’
Varie condizioni mediche possono richiedere un riposo più o meno assoluto nel corso della gravidanza e richiedere quindi alla futura madre di interrompere tutta o quasi la propria quotidianità per scongiurare una nascita prematura o un’interruzione di gravidanza.
La prescrizione del riposo come forma di tutela della gravidanza può avvenire fin dalle primissime settimane o in fasi più avanzate.
Viene in questo modo a rompersi tutta la fisiologia di una gravidanza naturale ci si addentra nell’ambito delle cosiddette “gravidanze a rischio”.
La donna, che magari si sente in una condizione di salute fisica, deve ridurre al minimo i propri sforzi fisici o letteralmente allettarsi per prendersi cura del proprio piccolo o della propria piccola dentro di sé. Questo può implicare una degenza ospedaliera più o meno lunga o un riposo domestico che richiedere necessariamente un aiuto, anche per le basiche questioni quotidiane come la preparazione dei pasti. La situazione si rende poi ancor più complessa se sono presenti altri bimbi più grandi di cui prendersi cura.
Il cambiamento più o meno improvviso nella gestione della propria vita può avere la valenza di trauma: da un momento all’altro la donna si trova, infatti, a dover stravolgere la propria vita letteralmente per questioni di vita o di morte del feto che porta in grembo.
Ci si può trovare a vivere una situazione di dissociazione per cui “io sto bene ma mi devo comportare e vengo trattata come una persona che sta male”.
Se nella propria “normalità” era difficile chiedere aiuto ed affidarsi agli altri, questa situazione può massimizzare il proprio disagio. Si deve chiedere aiuto anche quando non si sente strettamente questo bisogno, a maggior ragione se il proprio corpo rimanda una sensazione di relativo benessere. Ci può trovare nella difficile situazione di dover richiedere un aiuto quando magari si è abituati a cavarsela da sola e allo stesso tempo di sentirsi in colpa se non ci si fa aiutare poiché si ha la responsabilità del proprio bimbo in grembo.
Da una vita fatta di lavoro o di altri impegni quotidiani ci si trova a vivere un tempo lento in cui può facilmente capitare di sentirsi tristi, sbagliate, preoccupate e sole. Questa solitudine può essere legata ad una situazione o percezione di isolamento ma anche al fatto che ci può sentire come se il benessere o il malessere del proprio bambino dipendesse solo ed esclusivamente da noi e dal nostro essere più o meno brave nell’aderire alle prescrizioni mediche. Se le indicazioni mediche sono discordanti (c’è ad esempio chi prescrive il riposo assoluto, chi autorizza o meno ad alzarsi per i pasti, chi dice che è possibile l’uso dell’automobile, chi dice che è meglio evitarla…), la donna si può trovare ancor più in confusione nel comprendere e nell’aderire a quello che vuole dire essere una brava mamma.
La gioia della gravidanza e dell’arrivo di una vita nuova può essere coperta da una serie di emozioni negative che possono sfociare in veri e propri disturbi d’ansia e/o depressivi che possono compromettere anche la futura relazione con il neonato o con la neonata e favorire l’insorgenza di situazioni di depressioni post-partum.
La possibilità di mantenere una socialità, anche attraverso l’uso del telefono e di dispositivi elettronici, può favorire la donna nel non sentirsi solamente “malata e sbagliata”. Allo stesso tempo potersi permette uno spazio dove poter dar voce alle proprie emozioni ed ai propri vissuti può permettere di alleggerire il proprio malessere e di mantenersi sintonizzare anche sulla magia della gravidanza e di una vita che cresce dentro sé, facendo luce anche ad emozioni positive.
È importante ricavarsi questa possibilità con il proprio partner, con le proprie persone care o con un sostegno psicologico.
Come psicologa psicoterapeuta offro sostegno psicologico specifico in queste situazioni proponendo colloqui online tramite videochiamata.
Studio di Psicologia e Psicoterapia a Padova
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Dott.ssa Sara Lindaver Psicologa Psicoterapeuta
Lo Studio si trova nel quartiere Sant’Osvaldo in Via Jacopo Crescini 104/a campanello Studio 4